27 ottobre 2006

Obiettivo: DECRESCITA - 2



Ecco la seconda parte dell'articolo:

DECRESCERE

L’economia della crescita vede nei suoi obiettivi primari il progresso tecnologico, spesso considerato la soluzione ai problemi ambientali e sociali. In realtà sembra proprio che ne sia la causa. Infatti, la crescente quantità di materie prime ed energia necessarie alla società sono indice del fatto che il progresso può portare solo ad un deterioramento del pianeta: “se il progresso tecnologico da un lato rende l’utilizzo delle risorse più efficiente, dall’altro ne stimola un maggior consumo” asserisce Bonaiuti.
La disponibilità limitata di risorse non può che portare a conflitti tra i popoli: il fatto che la spesa militare sia la più alta al mondo ne è sicuramente dimostrazione e il continuo stimolo al consumo (la spesa per la pubblicità si trova al secondo posto) non ci farà certo cambiare direzione.

LA PROPOSTA

La proposta di questi economisti si chiama “decrescita”, che non significa crescita al contrario, ma una riorganizzazione del processo economico secondo modalità diverse da quelle attuali, che possano portare ad una società della pace, dell’equità e della sostenibilità ambientale.
Tutto questo è possibile attraverso l’inserimento di nuovi valori da sostituire a quelli che attualmente guidano le nostre economie. L’altruismo dovrebbe prevalere sull’egoismo, la cooperazione sulla competizione, la redistribuzione della ricchezza sul capitalismo.
“E’ necessario localizzare la produzione dei beni e ridurre la scala dei sistemi produttivi, riappropriarsi delle principali attività umane, come il lavoro, lo scambio, la salute e il sapere.
Un’economia della decrescita non può prescindere dal mantenimento e cura dei beni comuni, prima di tutto della biosfera (acqua, aria, territorio), valorizzando il capitale sociale e culturale.

DALL'INDIVIDUO ALLA SOCIETA'

Insomma, una vera e propria rivoluzione culturale. Non possiamo, però, illuderci di poter attuare questo cambiamento agendo solo a livello individuale o di piccolo gruppo: sebbene questo sia indispensabile e costituisca un buon cantiere per la decrescita, è necessaria e centrale anche una dimensione politica.
Purtroppo i programmi elettorali dei nostri politici vedono ancora la crescita come regina e non c’è traccia di questi nuovi concetti, continuando a pensare il Paese come una grande impresa, i cui profitti sono il primo obiettivo. Sicuramente, attraverso la decrescita, assomiglierebbe di più ad una famiglia, in cui la cooperazione e la condivisione,e non il profitto economico, sono considerati i cardini per il benessere di tutti.

Consiglio di approfondire attraverso i seguenti link:

http://www.decrescita.it
Movimento per la decrescita felice su Wikipedia

1 commento:

The White Bunny ha detto...

Ciao sono capitato sul tuo sito facendo una ricerca con la parola "decrescita", siccome ho trovato il tuo articolo molto interessante mi sono permesso di postarlo anche sul mio blog, ovviamente con i tuoi riferimenti.
se la cosa non ti andasse bene vienimi a trovare e dimmelo in un commento: provvederò a rimuoverlo subito. cmq vienimi a trovare comunque, a quanto pare siamo davvero pochi tra i blogger italiani ad interessarsi di decrescita.
ciao!